ORA, NEL MIEI GIORNI





Ribelle come un fiume non navigabile, pagaiare con cautela nel dolore alieno in questi ultimi anni passati. 

Duro come gli alberi caduti di una foresta vicina, gli scossa di corrente non mi portano molto lontano della fine della strada. 

E arrivo a quel paradiso di pace così liquido e trasparente, vitale e luminoso. Perché in un viaggio, ciò che vediamo non è ciò che vediamo, è ciò che siamo.

Foto: un luogo che i miei occhi hanno visto. uno spazio che vedrò di nuovo

 



Comentaris

Pere Sans ha dit…
Maleit traductor que no fa les coses bé! Però m'agrada molt Òscar.
Oscar Ramírez ha dit…
Moltes gràcies Pere. abraçada!
Matteo SCI ha dit…
Auguri per il testo. Passione e silenzio con le parole.
Oscar Ramírez ha dit…
Matteo! grazie! tutto a posto? Un abraccio!

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